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Si sono svolte le elezioni amministrative in una rilevante parte del territorio nazionale: precedute da una (apparente) disattenta sordina della maggioranza degli esponenti politici e seguite da sconcertanti dichiarazioni da parte dei prima mutoli stessi soggetti. Stando alle notizie di stampa, c’è chi avrebbe detto che non si incontrerà più con gli altri segretari di partito: siccome ha perso la colpa -come sempre- è degli altri: quindi meglio soli che mal accompagnati. C’è chi avrebbe detto che il suo partito si è rinforzato (perché si è limitato a perdere oltre 90.000 elettori) e che quindi ora avrà diritto ad un maggior

L’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), nel volume dedicato alla Mobilità sanitaria (Quaderno di Monitor n. 9/2012 ), sottolinea che i cosiddetti “viaggi della salute” si generano quando il paziente verifica o giudica l’offerta di diagnosi e cura nel proprio territorio non confacente alla sua patologia, costringendolo a cercare una soluzione altrove. Il Servizio sanitario Nazionale garantisce l’uguaglianza di tutti i cittadini nella disponibilità di cure ma nella realtà l’accessibilità e la qualità delle stesse sono spesso distribuite in modo ineguale nel Paese. Dal Quaderno di Agenas emerge, ad esempio, che nel sud del Paese a fronte di indicatori

A fronte dell’inquietante oltre che crescente fenomeno di persone con cariche politiche, sia nazionali sia territoriali, inquisite da parte della magistratura penale ci si trova sempre con, sostanzialmente, la medesima risposta: che deve valere per tutti i cittadini, politici compresi, la presunzione d’innocenza poiché diversamente non più giustizia sarebbe, ma giustizialismo (la così detta giustizia sommaria che conduce al regresso degli indici di civiltà). La risposta è tecnicamente perfetta in quanto -oltre a tutto- corrispondente al secondo comma dell’articolo 27 della Costituzione, ma non può sottrarsi a due considerazioni peraltro strettamente collegate. La prima: funzione fondante dell’ordinamento giuridico penale è sia assicurare

Tra settembre e dicembre 2012 diventa obbligatorio per i medici la prescrizione online dell’80% delle ricette di prescrizione dei farmaci con onere a carico del SSN, come stabilisce il Decreto del Ministero dell’Economia del 2 novembre 2011, pubblicato in G.U. n. 264 del 12 novembre 2011. La procedura prevede che il medico compili e invii online la ricetta e rilasci al paziente il promemoria cartaceo della stessa; il paziente presenta in farmacia la propria tessera sanitaria e il promemoria della ricetta; il farmacista controlla online la prescrizione, consegna il farmaco e comunica l’avvenuta dispensazione al sistema centrale prescrittore. Approfondendo la procedura

Venuta alla luce la tragica realtà di alcune strutture del pronto soccorso, la ricetta suggerita per la risoluzione della situazione non prevede una riorganizzazione degli ospedali con miglior utilizzo dei fondi ma il coinvolgimento dei medici di medicina generale. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, invitato ad una trasmissione su Rai Tre, dichiara: «Gli accessi al pronto soccorso sono quasi 23 milioni l'anno, il 15% sbocca in un ricovero, l'85% viene dimesso. In questa percentuale c'è una parte di accesso non appropriato. Dunque ho chiesto ai medici di medicina generale di arrivare alla fine di un percorso lungo: la medicina di base

Un recente e malauguratamente tragico evento (la morte dell’ingegnere Franco Lamolinara) occorso a livello internazionale ha riproposto discussioni, interventi e polemiche non dissimili dalle precedenti per casi analoghi o assimilabili: in sostanza l’unica novità, della quale avremmo tutti fatto volentieri a meno, sono altre vittime innocenti e prive di responsabilità. I cittadini però, in quanto tali, hanno non solo il diritto, ma il dovere (civico) sia d’interrogarsi sia di proporre domande (ovviamente con le limitazioni dovute alle non molte informazioni disponibili) poiché senza uno sforzo di coscienza maggiormente condivisa si allontana anche la speranza, trascorsi 150 anni, di essere un popolo. La