Apocrifa

È uno spazio che, richiamandosi all’etimologia (nascosto, fuori dall’uso), ospita anche righe non politicamente corrette e (forse) fin errate, quantomeno per la comune opinione pro tempore maggioritaria, nella consapevolezza che lo scambio di idee, in buona fede, non sempre può essere ancorato alle certezze.

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La Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza coincide con la data della Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata il 20 novembre 1959 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed è, con giusta sensibilità, sottolineata per la sua rilevanza e spiegata già nelle scuole elementari. Ne conosco una

Si diceva che nel regno animale la caratteristica più rilevante atta a distinguere la creatura umana dalle altre fosse, rimanendo ovviamente sul piano naturalistico, la sua capacità di comunicare con i propri simili. E’ vero che dopo la nota vicenda della Torre di Babele comunicare tra uomini sia, sicuramente

Sotto il profilo soggettivo la senescenza che, ritardabile più o meno, alla fin fine rimane comunque in mano alle Moire, è profondamente condizionata in particolare dalla struttura spirituale, psicologica e culturale del singolo che, prima, la vede giungere e poi necessariamente la attraversa

La senescenza corrisponde in prima approssimazione a un lento processo di deterioramento progressivo dell’organismo pluricellulare che accompagna tutto l’arco della sua vita in direzione del termine, la morte, sebbene con diverse modalità fra le specie e, anche, fra gli individui della medesima

Il dossier Regeni si accresce di una pagina: la Corte Costituzionale, su ricorso della procura di Roma dello scorso maggio, fatta propria anche dal giudice dell’udienza preliminare, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 420 bis, comma 3, del codice di procedura penale (Impedimento a comparire dell’imputato o del difensore) nella parte in cui non

Caro diario del mese di agosto, un tempo, nel passato millennio usava come compito delle vacanze la tenuta, appunto, di un diario. L’attivista Zaki, bolognese ad honorem, è stato -nell’ambito di una sceneggiata levantina al cui cospetto impallidisce quella napoletana- condannato da un tribunale penale del suo Paese e quindi