Ciclicamente, anche se con cadenze tanto ravvicinate da non salvare nemmeno la decenza civica, l’informazione dà (rectius: ripete) la notizia che la Classe Superiore, come sgradevolmente invero la denominava August Strindberg mettendola a fronte di quella Inferiore, devia dai comportamenti etici che maggiormente le dovrebbero competere in virtù, quantomeno, del censo di cui -almeno di norma- dispone.
Il furto è furto e l’inganno è inganno, ma passa qualche differenza morale fra colui che agisce male trovandosi in stato di bisogno e colui che, lungi dallo stato di bisogno, tende a far collezione di benefici economici e non: professori, medici, imprenditori, professionisti