Schivo, timido & introverso
La copertina di TIME (edizione U. S.) dello scorso 6 febbraio è dedicata al ‘potere della timidezza’: una (quasi) provocazione dopo che anni di altre teorie sembrano avere indicato un orientamento diverso fino ad essere opposto. L’estroverso, colui che stabilisce un subitaneo contatto con l’interlocutore, chi parla alto e forte, chi riesce simpatico per il suo comportamento disinvolto, chi si dimostra immediatamente sicuro di quello che dice e di quello che fa, chi è ‘amico’ di tutti… Sta venendo il dubbio che non sia tutto oro a rilucere. Forse non è sufficientemente attento, preferisce spendere parole a preferenza di fatti, l’ultima delle sue preoccupazioni è quella d’ascoltare gli altri (dato che quanto gl’interessa lo sa già da solo e glielo confermano i suoi numerosi collaboratori ubbidienti), appare più che è e dietro la maschera del sorriso continuo come della pacca sulle spalle c’è l’arroganza… Premesso che, a mio avviso, l’arroganza e la superbia (che comunque portano a comportamenti di violenza e di sopraffazione nel confronti del prossimo) si possono annidare indifferentemente sia in un prototipo sia in un altro, rimane certamente valido l’invito a ripensare a luoghi comuni sociali lungamente (troppo) considerati e accettati in modo acritico. Siamo convinti che la storia non si può fare con i ‘se’, ma il non per nulla celebre aforisma di Pascal circa il naso di Cleopatra (ciascuno può attualizzarne come meglio crede la parte anatomica) che, se brutto, avrebbe cambiato la storia dato che Cesare e Antonio etc, induce a pacatamente estendere la riflessione anche sui comportamenti umani dell’introverso ed estroverso, timido ed aggressivo. Senza dover ricorrere ad esempi importanti (come alcuni Presidenti statunitensi dal comportamento temerario e sfrontato) a ciascuno è in realtà possibile analizzare, già nelle proprie vicende personali, l’incontro e l’effetto che ne è conseguito in rapporto a soggetti estroversi o introversi. E ciascuno è quindi in grado di farsi un’idea da sé, anche se abbozzata e non illustrata o sostenuta da dati di origine scientifica.