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DIALOGANDO – Medicina e altro a cura della Fondazione

La Newsletter della Fondazione, con pubblicazione quindicinale, trae il suo titolo da uno fra gli scopi dell’ente che è la libera comunicazione del pensiero: un dialogo ideale, quindi, che si occupa di medicina e altro.

Essa è inviata a semplice domanda e riceve contributi, a vario titolo, da chi desidera partecipare.

Totale articoli: 234

A fronte dell’inquietante oltre che crescente fenomeno di persone con cariche politiche, sia nazionali sia territoriali, inquisite da parte della magistratura penale ci si trova sempre con, sostanzialmente, la medesima risposta: che deve valere per tutti i cittadini, politici compresi, la presunzione d’innocenza poiché diversamente non più giustizia sarebbe, ma giustizialismo (la così detta giustizia sommaria che conduce al regresso degli indici di civiltà). La risposta è tecnicamente perfetta in quanto -oltre a tutto- corrispondente al secondo comma dell’articolo 27 della Costituzione, ma non può sottrarsi a due considerazioni peraltro strettamente collegate. La prima: funzione fondante dell’ordinamento giuridico penale è sia assicurare

Tra settembre e dicembre 2012 diventa obbligatorio per i medici la prescrizione online dell’80% delle ricette di prescrizione dei farmaci con onere a carico del SSN, come stabilisce il Decreto del Ministero dell’Economia del 2 novembre 2011, pubblicato in G.U. n. 264 del 12 novembre 2011. La procedura prevede che il medico compili e invii online la ricetta e rilasci al paziente il promemoria cartaceo della stessa; il paziente presenta in farmacia la propria tessera sanitaria e il promemoria della ricetta; il farmacista controlla online la prescrizione, consegna il farmaco e comunica l’avvenuta dispensazione al sistema centrale prescrittore. Approfondendo la procedura

Venuta alla luce la tragica realtà di alcune strutture del pronto soccorso, la ricetta suggerita per la risoluzione della situazione non prevede una riorganizzazione degli ospedali con miglior utilizzo dei fondi ma il coinvolgimento dei medici di medicina generale. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, invitato ad una trasmissione su Rai Tre, dichiara: «Gli accessi al pronto soccorso sono quasi 23 milioni l'anno, il 15% sbocca in un ricovero, l'85% viene dimesso. In questa percentuale c'è una parte di accesso non appropriato. Dunque ho chiesto ai medici di medicina generale di arrivare alla fine di un percorso lungo: la medicina di base

Un recente e malauguratamente tragico evento (la morte dell’ingegnere Franco Lamolinara) occorso a livello internazionale ha riproposto discussioni, interventi e polemiche non dissimili dalle precedenti per casi analoghi o assimilabili: in sostanza l’unica novità, della quale avremmo tutti fatto volentieri a meno, sono altre vittime innocenti e prive di responsabilità. I cittadini però, in quanto tali, hanno non solo il diritto, ma il dovere (civico) sia d’interrogarsi sia di proporre domande (ovviamente con le limitazioni dovute alle non molte informazioni disponibili) poiché senza uno sforzo di coscienza maggiormente condivisa si allontana anche la speranza, trascorsi 150 anni, di essere un popolo. La

La Relazione Censis sulla Sanità del 2011 evidenzia come le disfunzioni della sanità e i prezzi crescenti dei ticket motivano l’attenzione del cittadino al costo delle prestazioni e la conseguente ricerca di una qualità accettabile, in tempi ragionevoli, ma a prezzo più basso. Da qualche tempo si assiste al cosiddetto low cost sanitario, fenomeno articolato e in grande crescita, volto a intercettare la domanda privata pagante alla ricerca di prestazioni a prezzi ridotti. Stime di Assolowcost indicano in oltre 10 miliardi di Euro il valore della sanità low cost, con una dinamica di crescita annua estremamente intensa, dell’ordine del 25% annuo. Da una ricerca

Detto con il senno del poi non è mai bello, come peraltro ogni altra cosa a posteriori. Anzi, è ingeneroso e diventa volgare. E poi Sic transit, detto antico (risale all’Imitazione di Cristo, anonimo testo monastico del XIII secolo) che indubbiamente racchiude una verità grande e incontrovertibile, non è comunque da comunicare ad un altro uomo (senza con questo volere mancare di rispetto alla liturgia pontificia, a proposito della quale chi sa mai se queste parole non abbiano provocato qualche silenzioso e riservato scongiuro da parte di taluno fra i successori di Pietro), ma da ricordare anzitutto -e sempre- a se stessi. Specialmente