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DIALOGANDO – Medicina e altro a cura della Fondazione

La Newsletter della Fondazione, con pubblicazione quindicinale, trae il suo titolo da uno fra gli scopi dell’ente che è la libera comunicazione del pensiero: un dialogo ideale, quindi, che si occupa di medicina e altro.

Essa è inviata a semplice domanda e riceve contributi, a vario titolo, da chi desidera partecipare.

Totale articoli: 234

È possibile comprendere una strage? E ancora: è possibile parlarne guardando la televisione, indecisi se optare per l’odio carico di paura o il perdono per qualcosa che non ci tocca personalmente? No, non si può parlare di quel gesto, non si possono capire quelle morti o l’atto di giovani impazziti a cui il reale non offre altro che il martirio. Si può, però, provare a comprendere cosa è mancato perché quei gesti, quell’inumano odiare che si ripete troppo spesso e in troppi luoghi, potessero prorompere improvvisi e letali

I due libri che, secondo l’usata pubblicità, avrebbero fatto tremare il Vaticano sono usciti ed hanno anche trovato una coincidenza mediatica nell’ultima scena della vicenda dei due corvi. Ora essi sono diventati tre e rinviati a giudizio, con i due giornalisti, sotto l’imputazione di aver diffuso documenti riservati. Parafrasando una domanda storica (Ist Paris verbrennt?), qualcuno si chiede: il Vaticano ha tremato? Non ha molta importanza rispondere, ma capire qualcosa di più

Venerdì 13 novembre ero a Parigi per partecipare a un Congresso di psicoanalisi che avrebbe dovuto avere luogo il giorno seguente sul tema “Faire couple”. Il Congresso è stato ovviamente annullato per ragioni di sicurezza, come tutte le manifestazioni pubbliche quel giorno. I boulevards deserti raccontavano di una Parigi come non avevo mai visto. I colleghi che ho incontrato sabato mattina erano sbigottiti, smarriti. Non avevano risposte su quel che era successo, e i responsabili politici, sentiti in tutte le televisioni, parlavano

Dopo anni di più o meno sottili equilibrismi per evitare di dover riconoscere una realtà sgradevole e prendere conseguenti ed ancora più sgradevoli decisioni, l’Europa, pur con diverse sensibilità, realizza di essere in guerra. Una guerra formalmente anomala, come formalmente è anomalo il Paese che la muove, ma non per questo sostanzialmente troppo diversa dalla guerra in sé, non tanto come la si ricorda in termini tradizionali

Qualcuno osserva, con fondamento, la discrasia fra il fatto che, da un lato, Francesco trovi diretto e largo ascolto fra credenti e non e, dall'altro, che le chiese siano sempre più vuote. Il contrasto non è apparente, ma reale. Francesco papa è una voce che si rivolge ad un mondo il quale, pur bersagliato da un insopportabile rumore e da infinite menzogne fino ad essere divenuto quasi insensibile, non è tuttavia ancora del tutto incapace di intuire, almeno in certe condizioni, il valore di alcune parole

Conobbi il Prof. Comel nel 1968 quando in seguito al concorso venni nominato Primario del reparto Dermatologico dell’ospedale S. Chiara di Trento. Il prof. Comel, direttore della cattedra di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Pisa, era presidente della Commissione. In seguito frequentai la Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica da lui diretta apprezzando le sue grandi doti di scienziato innovatore. Durante i numerosi convegni medici insisteva sempre sulla necessità