L’APPROFONDIMENTO: Il silenzio cura
Marcello Comel, nell’ambito dei suoi studi quasi preveggenti in campo ambientale, ha dedicato molta attenzione alla tematica del rumore e, in particolare, a quella che può essere considerata come una medaglia a due facce: da una parte il rumore come una delle cause della cramping & crowding sindrome e, dall’altra, il silenzio come (anche) modalità terapeutica di base per contrastare il vulnus dell’affanno del vivere convulso e rumoroso.
La previsione circa il fatto che la macchina, fuori dal suo giusto controllo o nell’uso esagerato che ne travalica la funzione strumentale, rischia di fagocitare il suo inventore si è rivelata, nel tempo, di una nitidezza quasi profetica.
Il rumore sconfina con facilità nell’inquinamento sonoro che, specialmente ove continuato, aumenta esponenzialmente l’irritabilità dei soggetti umani i quali, a differenza degli altri esseri viventi che tendenzialmente (sempre che possano) se ne allontanano al più presto, sembrano -almeno in gran parte- non prestarvi particolare cura, affatto ignari dei danni conseguenti.
E’ sufficiente osservare, per esempio, il comportamento maggiormente disteso ed educato degli abitanti delle città nei periodi di vacanza, quando il traffico, l’affollamento ed il rumore sono (per generale -sebbene non da tutti considerata- sfortuna) irrealmente bassi rispetto alla normalità per rendersene conto.
Così come, per converso, la sensazione quasi di stupore e di novità che coglie il cittadino allorché, uscito dal suo ambiente naturale, viene a trovarsi immerso nel silenzio dell’ambiente naturale ed a contatto con rumori non inquinanti come quello prodotto dal vento fra la vegetazione o negli spazi aperti, dai richiami degli animali etc.
Come (quasi) sempre, l’equilibrio fra il miglioramento tecnologico da offrire alla vita organizzata e le sue inevitabili scorie dannose (fra cui il rumore) richiama, per similitudine, il forse più noto, perché intuitivo, rapporto fra costo e qualità a fronte del quale è abbastanza evidente una correlazione non sempre corretta: è difficile, a livello umano, una qualità che non costi e, per converso, ci sono costi solo a perdere senza qualità alcuna.
Persone ad elevata spiritualità indipendentemente dalle rispettive occupazioni lavorative, nel passato come nel presente, conoscono il significato ed i vantaggi del silenzio che, non a caso, compone anche le regole di comunità monastiche, di filosofi, di ritiri, di ricercatori: difficilmente un’idea o un’intuizione è apparsa in mezzo al frastuono e alla confusione.
Il rumore è anche una delle modalità utili ad evitare l’incontro con se stessi e non è probabilmente nemmeno questo un caso se le moderne generazioni, che nascondono e si nascondono la realtà della morte con le illusioni dell’allungamento artificiale ed estetico della giovinezza, cercano o accettano di vivere immerse nel frastuono: ad iniziare, per esempio, dagli studenti che alla mattina si recano a scuola con le cuffie nelle orecchie ed operanti ad un volume tale da percepirsi, quanto ascoltano, a due metri di distanza.
Onde la coppia rumore-silenzio dovrebbe e potrebbe anche essere oggetto di insegnamento non teorico, destinato a finire nel dimenticatoio, ma di pratica e di igiene di vita.
Il Noise Awareness Day -Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore- è un evento ideato e organizzato dal 1995 dal Centre for Hearing and Communication negli USA per promuovere la consapevolezza dei pericoli di esposizione a lungo termine al rumore e per contrastarne gli effetti sia sull’udito che, più in generale, sulla salute dei cittadini.
Domani 27 aprile ricorre il 21 International Noise Awareness Day (INAD), Giornata di Sensibilizzazione sul Rumore, e diverse scuole (nel mondo) opportunamente partecipano con eventi ed iniziative che coinvolgono studenti e cittadini.
L’Associazione Italiana di Acustica (AIA), con altre Società Nazionali che fanno parte della European Acoustics Association, partecipa con l’organizzazione di INAD-ITALIA 2016 che prevede di realizzare momenti didattici, divulgativi e di confronto per promuovere la sensibilità dagli allievi ai temi dell’acustica ambientale, della protezione del rumore e della giusta fruizione della musica e del paesaggio sonoro: la giornata italiana focalizzerà ‘I Rumori di fondo’.
Gli incontri (durata di circa due ore) saranno tenuti da esperti in acustica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, coadiuvati dai tecnici di AMAT che coordina l’iniziativa per conto del Settore Politiche Ambientali ed Energetiche del Comune di Milano.
Sono previste la proiezione di una presentazione multimediale e la realizzazione di alcuni semplici esperimenti eseguibili in aula nonché la consegna di materiale informativo in formato cartaceo.
Durante la presentazione verranno affrontati, in modo adeguato per studenti delle scuole primarie, i seguenti argomenti:
–Cos’è il suono;
–Come si propaga e qual è la sua velocità;
–Come facciamo a sentire i suoni;
-Come facciamo a misurare il suono;
-Cos’è l’inquinamento acustico;
-Come ci si può proteggere dal rumore.
Per Milano segnaliamo che per domani, 27 aprile, ci è stata comunicata la seguente sede operativa della Giornata:
Istituto Comprensivo Cavalieri, via Anco Marzio, 9, 20123 Milano, dalle ore 10 alle 12
(a cura della Redazione di DIALOGANDO)