L’APPROFONDIMENTO: Marcello Comel, pioniere dell’idrologia medica
Conobbi il Prof. Comel nel 1968 quando in seguito al concorso venni nominato Primario del reparto Dermatologico dell’ospedale S. Chiara di Trento. Il prof. Comel, direttore della cattedra di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Pisa, era presidente della Commissione. In seguito frequentai la Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica da lui diretta apprezzando le sue grandi doti di scienziato innovatore. Durante i numerosi convegni medici insisteva sempre sulla necessità della ricerca scientifica in medicina termale. Diede anche preziosi consigli per la costruzione e organizzazione delle terme di Comano, attualmente tra le terme europee più importanti in campo dermatologico. Vorrei dedicare a Lui questo scritto.
Il futuro delle terme è nella ricerca ed in particolare nella valorizzazione della specificità microbiologica da cui verosimilmente derivano le proprietà terapeutiche delle acque termali.
Sono considerate termali acque che provengono da falde sotterranee ed hanno proprietà favorevoli per la salute. Le acque termali sono classificate secondo temperatura, Ph e quantità di residuo fisso (oligo-medio-minerali) ma in particolare secondo la composizione chimico-fisica cui corrisponde l’indicazione terapeutica (classificazione di Marotta e Sica del 1933). Le acque termali sono utilizzate presso terme terapeutiche e terme benessere.
Il termalismo terapeutico è stato praticato fin dall’antichità. È documentato il miglioramento clinico in numerose patologie con nessuno o pochi effetti collaterali. Sono attive principalmente nelle patologie croniche, degenerative ed immunologiche nei vari campi della medicina quali malattie osteoarticolari, delle prime vie respiratorie, della pelle, digestive…
La terapia termale è ancora oggi poco considerata da parte dei medici: le riserve riguardano la dimostrazione scientifica della sua efficacia. Sulla rivista Jama nel maggio 2013 era scritto “è aperta la questione se sia vero che le acque di per sè hanno qualche virtù curativa“: la stessa identica frase che era stata scritta in agosto 1913, 100 anni prima. Per fortuna in questi ultimi 10 anni sono state pubblicate su riviste con impact factor alcune ricerche sull’efficacia delle terapie termali. Nel campo della dermatologia termale la maggioranza dei lavori scientifici riguarda la climatoterapia, i Sali del Mar Morto e la balneoterapia termale con acque bicarbonato calcio-magnesiache in particolare quelle di Avène, Roche-Posay e Comano. Sono studi clinici osservazionali (1-6), sperimentali, esami di laboratorio, studi caso-controllo clinici, su colture cellulari (7-9), su animali (10). Poco però si conosce sul meccanismo d’azione che finora era riferito alle caratteristiche fisico-chimiche delle acque.
La novità nel campo della ricerca termale è la constatazione che le acque termali, come tutti gli ambienti naturali, non sono sterili, ma presentano una ricca flora microbica, il “microbioma” o “microbiota”. Esso è composto da migliaia di specie diverse, di cui molte sono a oggi sconosciute in quanto non sono individuabili né facilmente coltivabili con tecniche tradizionali e per questo motivo sono rimasti ignoti fino al recente sviluppo di tecnologie indipendenti dalla coltivazione, basate sull’analisi del DNA (metagenomix) e di tecnologie di coltivazione di ultima generazione (culturomix).
Dalle prime analisi realizzate con queste tecnologie dal CIBIO-Centro di Biologia Integrata dell’Università di Trento, risulta che nell’acqua di Comano è presente una ricca comunità microbica la cui composizione dipende dal bacino idrico e dalle caratteristiche chimico-fisiche.
E’ verosimile che questa microflora giochi un ruolo importante nelle proprietà terapeutiche dell’acqua termale: esse sono probabilmente legate all’attività metabolica dei microrganismi e delle sostanze prodotte dagli stessi con specifiche bioattività.
Un esempio di microrganismo presente nell’acqua termale è quello riscontrato nell’acqua delle famose Terme francesi di Avene: esso è stato individuato, coltivato e denominato Aquaphilus dolomiae e da esso è stata estratta la sostanza I-modulina che ha proprietà immunoregolatrici (11). Analogamente è stata isolata e coltivata nelle acque termali di La Roche-Posay la Vitreoscilla filiformis anch’essa con proprietà immunomodulanti (12).
Estratti di questi microrganismi sono stati incorporati in creme con ottimi risultati nella cura del prurito e della dermatite atopica con oltretutto un notevole ritorno commerciale.
Lo studio del microbiota delle terme potrebbe consentire anche una nuova classificazione scientifica delle acque termali; infatti applicando le moderne tecnologie molecolari e colturali “ad alta processività” si potrà caratterizzare in maniera dettagliata il microbiota di ogni fonte termale e probabilmente indicarne le proprietà. E’ altamente probabile che le comunità microbiche che popolano le acque termali siano coinvolte, direttamente o indirettamente, nell’efficacia nella terapia termale.
E’ una nuova frontiera della ricerca scientifica sulle terme.
Mario Cristofolini
GB Mattei, Trento
Bibliografia
1. Zumiani G.et al. – Valutazione dell’efficacia dell’acqua della fonte termale di Comano vs acqua di acquedotto nella cura della psoriasi – Gior. Ital Dermatol Venereol; vol. 135: 259-263, 2000;
2. Zumiani G. et al. – Valutazione dell’efficacia della fonte termale di Comano vs acqua di acquedotto nella cura della dermatite atopica e delle dermatiti eczematose – Gior. Ital Dermatol Venereol; vol. 136: 34-8, 2000;
3. Peroni A. et al. – Balneotherapy for chronic plaque psoriasis at Comano spa in Trentino, Italy – Dermatol Ther; Jul 21 Suppl 1: S31 – 8. /j. 2008;
4. Farina S et al. – Balneotherapy for atopic dermatitis in children at Comano spa in Trentino, Italy – J Dermatolog Treat.; 22(6):366-71, 2011;
5. Demicheli P. et al. – Studio sull’efficacia e sulla qualità della vita in pazienti affetti da psoriasi lieve e moderata trattati con balneoterapia e balneofototerapia termale – J Plastic Dermatology: 10,3,129-137, 2014;
6. Cattoni D. et al. – La terapia termale nel prurito del paziente dializzato: proposte di trattamento – J.Plastic Dermatology; in presse 2015;
7. Chiarani A. et al. – Comano’s (Trentino).Thermal water inerferens with the expression and secretion of vascular endothelial growth factor-A protein isoforms by cultured human psoriatic keratinocytes. A potential mechanism of its anti-psoriatic action – Int J Mol Med; 18: 17-25, 2006;
8. Chiarani A. et al. – Comano’s (Trentino).Thermal water inerferens with interleukin-6 productio and secretion and with cytokeratin-16 expression by cultured human psoriatic keratinotcytes: further potential mechanism of its anti-psoriatic action – Int J Mol Med; 18: 1073-1079, 2006;
9.Dal Pra I. et al. – Comano’s (Trentino).Thermal water inerferens with tumor necrosis factor-alpha expression and secretion by cultured human psoriatic keratinocytes: yet other mechanisms of its anti-psoriatic action – Int J Mol Med; 19: 373-379, 2007;
10.Faga A. et al. – Effects of Thermal water on skin regeneration – Int J Mol Med; May 29 (5)732-40, 2012;
11. Aries et al. – Antinfiammatory and Immunomodulatory Effects of I-modulia an Acquaphilus Dolomiae estract, on atopic Dermatitis in Vitro – J. Am Acad Dermatology; 70 AB 63, 2014;
12. Nakatsuji T. et al – Vitreoscilla filiformis extracts modulate mouse nature Immunology – J of Investig Dermatology; 134 11-14, 2014.