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«Secondo l'art. 43 comma, 4 bis della L. n. 38 del 15 marzo 2010 pubblicata sulla G.U. n. 65 del 19 marzo 2010 e in vigore dal 3 aprile 2010, vi è la possibilità di utilizzare la normale ricetta del SSN in luogo della ricetta a ricalco per prescrivere, nel trattamento del dolore severo, tutti i farmaci dell’Allegato III-bis, anche quelli compresi nella sezione A. In pratica divengono prescrivibili sulla normale ricetta del SSN anche i medicinali rimasti in tabella II sezione A, quali ad esempio la Morfina fiale limitatamente all’impiego nella terapia del dolore». Il D.P.R. 9 ottobre 1990 n.
Una parola dal significato essenzialmente ludico, come gioco, può connotarsi di sostanza invece ben tragica. Dichiaro subito la mia netta avversione al gioco d’azzardo e quindi quanto dirò non sarà, evidentemente, neutro né obiettivo. Né, questa volta, intendo esserlo. Riflettevo -dopo avere recentemente letto pubblicità affisse su tram o bus che annunciano la possibilità di giocare d’azzardo anche tramite il cellulare (se ne sentiva il bisogno: così si potrà giocare anche da ricoverati in ospedale) come in poco tempo (non più di una manciata di mesi) l’invito al gioco d’azzardo sia andato manifestandosi in modo particolarmente efficace trovando, sfortunatamente, terreno anche troppo
Il medico che attesti falsamente in una ricetta fatti dei quali la ricetta stessa è destinata a provare la verità, commette il reato di cui all’art. 480 C.P. punito con la reclusione da tre mesi fino a due anni. Può costituire detto reato ad esempio, la condotta del medico che fa ottenere all’assistito esenzioni cui il paziente non ha diritto o medicinali di cui non ha bisogno personalmente.Proseguendo nel ripasso della redazione corretta a tutela del medico, pubblichiamo i consigli editi dalla ASL di Parma in collaborazione con Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e gli Ordini Professionali dei Medici e
Reduci da mezzo secolo di vita, recentemente si sono ritrovati nell’Aula Magna del vecchio Liceo allievi della Maturità 1962 per un augurio ai maturandi di oggi. Alcuni hanno scritto una pagina circa il senso dell’esperienza avuta: questo è il pensiero di un ex della III C del Parini di Milano. …Ognuno incontra insegnanti (non solo a scuola), ma sono pochi a dargli qualcosa che rimanga nel corso della vita: per me quanto mi sono portato dietro corrisponde a due professori: Luigi Canesi (greco) e Aurelia Cecconi (storia e filosofia). Il primo mi ha comunicato una Grecia di uomini liberi, sobri e dall’ardita
«Importante richiamare l’attenzione sulle conseguenze di prescrizioni mediche improprie che non si limitano ad eventuali sanzioni legate al diritto amministrativo o penale ma investono anche il rapporto convenzionale con l’ASL ovvero anche la possibilità di esercitare la professione (responsabilità disciplinari). Le sanzioni a cui si espone il medico prescrittore sono ovviamente graduate a seconda della gravità dell’infrazione commessa, limitandosi a quelle amministrative-pecuniarie nelle ipotesi più lievi; arrivando alla pena detentiva, con sospensione o cancellazione dall’Ordine e revoca del rapporto di convenzione, nelle ipotesi più gravi». (Dott. Fabio Pinelli, ASL Parma). Le segnalazioni da parte di medici di sanzioni emanate nei loro confronti
Chi si occupa di politica, anche quando lo fa di professione (disgraziatamente per lui e -a maggior ragione - per i cittadini), è tenuto a dire la verità ed a comportarsi conseguentemente in tutta sua coscienza e conoscenza. Gli amministrati non vorrebbero mai essere costretti a pensare che chi li guida (lasciamo perdere i leader, anche se il termine significa la stessa cosa) in un dato momento storico preferisce al bene comune (per il quale è stato eletto/chiamato) il tornaconto proprio o della propria parte. Ora l’attuale Governo, composto in buona parte da rispettati tecnici, e non do al termine alcun