La mia esperienza di studente di medicina in Italia
Giovedí: … Dal mio arrivo in Italia, precisamente a Pisa, le ho sentite tante volte: dalla mia finestra, mentre camminavo per le strade, in Piazza dei Miracoli, famosa per la Torre Pendente. Il loro suono proviene da tutte le direzioni e ogni volta noto che il suono è differente da quello a cui sono abituata negli Stati Uniti: parlo delle sirene delle ambulanze. Oggi ho avuto l’opportunità non solo di ascoltarle da vicino, ma anche di fare il mio primo percorso in ambulanza. Vi racconto…
… solamente dieci minuti dopo il mio arrivo all’ospedale di Cisanello qui a Pisa, una donna ricoverata in terapia intensiva è stata stubata e fatta respirare spontaneamente; il dottore alto mi ha chiesto se volevo andare con loro al Dipartimento di neurologia (situato a Santa Chiara, il “vecchio” ospedale). Mi ha spiegato che avevano bisogno di fare alcuni esami tra cui l’elettromiografia, per escludere che la fonte dei problemi della paziente dipendesse da una malattia neurologica. Per formulare la diagnosi di polimiosite, sospettata in questa paziente, é infatti necessario accertare che la fonte dei disturbi sia nei muscoli. Durante questa spiegazione osservavo la paziente.
Era la prima volta in questa settimana che vedevo una paziente che ventiquattro ore prima era stata intubata perché incosciente e senza vita ed ora era sveglia e in vita, anche se aveva molto dolore. Si sedeva nel letto, si piegava in avanti, con la maschera d’ossigeno, respirando profondamente utilizzando tutti i muscoli respiratori in quanto il suo diaframma non funzionava. Per un secondo i suoi occhi hanno incontrato i miei, chiedendomi silenziosamente qualsiasi cosa per migliorare la sua situazione. Velocemente, ho distolto il mio sguardo, non sapevo…