Geriatria: prevenzione per i grandi anziani
Nel 63° Congresso Nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (SIGG), terminato a Roma il primo dicembre, è stato comunicato che, relativamente ai grandi anziani (oltre gli ottanta anni), uno su cinque ricoverato in ospedale soffre di delirium (stato confusionale acuto) e che in questi casi la mortalità è doppia.
Le cause sono molteplici: carenze o squilibri nutrizionali, intossicazioni, farmaci o interventi chirurgici, traumi e malattie. Incide particolarmente anche proprio il trovarsi in ospedale, senza più il consueto riferimento alla propria casa, così come le alterazioni del ritmo sonno-veglia provocate dalle terapie durante il ricovero. Oltre alla perdita dei contatti umani abituali e i deficit sensoriali legati a una situazione che non è quella abituale, ma una nuova al quale il paziente non riesce ad abituarsi.
“Molto importante sarebbe riuscire a prevenire la comparsa del delirium” e, a parere degli specialisti, “uno dei programmi più diffusi è l’Hospital Elder Life Program (HELP) che include interventi per il riorientamento nel tempo e nello spazio, il mantenimento di una buona idratazione, un ridotto uso di farmaci psicoattivi, la precoce mobilizzazione, una buona igiene del sonno e la fornitura di protesi visive e uditive adeguate“.
Interventi non farmacologici di questo tipo possono ridurre fino al 64% le complicanze da delirium come per esempio le cadute.
Il delirium è una condizione neuropsichiatrica acuta molto diffusa nei grandi anziani, ma poco conosciuta. Ora è stata mappata l’incidenza dei deficit cognitivi, demenza e delirium, negli ultraottantenni ricoverati in ospedale ed e’ emerso che (solo) il 44% ha il cervello in buone condizioni, il 24% ha forme di lieve declino cognitivo, l’11% demenza, il 9% soffre di solo delirium e il 12% di delirium e demenza.