Clima: relazione fra aridità e mortalità per asma
Uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports [condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, con Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica (Cnr-Irib) e Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac)] conferma la relazione fra aridità del clima e mortalità per asma: per la prima volta è stato individuato un rapporto tra gli indici climatici che controllano le fluttuazioni dell’aridità e i tassi di mortalità per asma negli Stati Uniti.
Sfondo dello studio è il clima che sta cambiando rapidamente con l’aumento delle temperature medie e l’intensificarsi di fenomeni meteorologici come le ondate di calore.
Già nel 2016 si era ipotizzata una correlazione tra condizioni di aridità e tassi di mortalità per asma (come evidenzia uno degli autori della ricerca, Sergio Bonomo) e la conferma è stata realizzata studiando i tassi di mortalità per asma sin dal 1950 negli Stati Uniti, dove la malattia colpisce 20 milioni di persone: le variazioni dell’aridità sono state correlate con le fluttuazioni di due indici climatici – Atlantic Multidecadal Oscillation (Amo) e Pacific Decadal Oscillation (Pdo) – che riflettono le variazioni della temperatura superficiale degli Oceani Atlantico e Pacifico.
E’ emerso che i tassi di mortalità per asma di quattro diversi gruppi di età (5-14 anni, 15-24 , 25-34, 35-44) registrano e condividono lo stesso schema di fluttuazioni dell’indice Amo.
Il gruppo di ricerca prevede ora di riprendere la ricerca nel Mediterraneo, ampliandola anche ad altre patologie.
(ex Ansa salute)