DAL MONDO SANITARIO E SCIENTIFICO: Persone resistenti al COVID-19
Da uno studio pubblicato il 10 novembre su Nature emerge che alcuni soggetti possono fermare una nascente infezione SARS-CoV-2 nel proprio organismo così rapidamente da non risultare mai positivi al test né da produrre anticorpi verso di essa.
I dati suggeriscono altresì che una siffatta resistenza sarebbe conferita da attori immunitari come le cellule della memoria, note come cellule T, possibilmente quelle prodotte dopo esposizione a coronavirus che causano il normale raffreddore.
Gli autori della ricerca -basata su dati raccolti nelle prime settimane della pandemia da alcune decine di operatori sanitari del Regno Unito attivi negli ospedali e ad alto rischio di contrarre l’infezione, ma non infettati- avvertono nondimeno che questi primi risultati non significano in generale che chi abbia avuto un comune raffreddore sia protetto contro il COVID-19 e che è troppo presto per trarre conclusioni certe.
Allo stato gli autori ipotizzano che le cellule T siano in grado di fermare SARS-CoV-2 disabilitando il cluster di proteine virali, chiamato complesso di trascrizione replicazione, che aiuta il virus a riprodursi.
doi: https://doi.org/10.1038/d41586-021-03110-4
(News, Nature,11 novembre 2021)