Covid: gli allergici sviluppano malattia meno grave
Uno studio multicentrico pubblicato su Allergy, la rivista scientifica dell’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia”, segnala -secondo una nota dello Istituto dermopatico di Roma (Idi)- che, tra i pazienti ospedalizzati per Covid-19, i soggetti allergici sviluppano una forma meno grave di malattia.
Nell’articolo i ricercatori spiegano di avere studiato retrospettivamente più di 500 pazienti ricoverati tra marzo e aprile nei principali ospedali del Nord Italia e dimostrato che “i soggetti atopici avevano un’incidenza significativamente minore di polmonite grave o molto grave indotta da SARS-CoV-2 (33,3% vs 67,7% nei pazienti non allergici)”.
L’effetto “protettivo” dello stato atopico non dipendeva dall’età o dal sesso dei pazienti né dalla presenza di altri cofattori, come il fumo di sigaretta, la malattia coronarica, il diabete, la trombosi o l’ipertensione.
“L’evidenza clinica rende pertanto verosimile l’ipotesi iniziale che la predisposizione a una risposta immunitaria Th2 potrebbe aiutare a evitare la tempesta citochinica osservata nei casi più gravi di COVID-19″.
La ricerca e’ stata realizzata dai clinici dell’IDI-IRCCS: Enrico Scala, Damiano Abeni, Mauro Giani e Antonio Sgadari, in collaborazione con Alberto Tedeschi e Francesca Saltalamacchia (Ospedale Bolognini ASST, Bergamo), Giuseppina Manzotti (Casa di Cura Palazzolo, Bergamo), Baoran Yang (ASST Carlo Poma, Mantova), Paolo Borrelli (Ospedale Beauregard, Aosta), Alessandro Marra (ASST Rhodense – P.O. Rho – Mi) e Riccardo Asero (Clinica San Carlo, Paderno Dugnano – MI)”.
(ex Ansa Salute)