DAL MONDO SANITARIO E SCIENTIFICO – Immunità di gregge
La maggior parte delle stime considera la soglia intorno al 60-70% della popolazione, ma diversi fattori -secondo alcuni scienziati- potrebbero spingerla più in alto:
I vaccini possono impedire di ammalarsi, ma non è ancora chiaro in che misura blocchino l’infezione e la trasmissione. Se i vaccini non impediscono la diffusione della SARS-CoV-2, molte più persone devono essere vaccinate per ottenere l’immunità di gregge.
Una campagna di vaccinazione globale e coordinata potrebbe aver ragione dell’infezione, ma viceversa essa procede in modo estremamente irregolare (ad esempio Israele si sta avvicinando alla soglia teorica dell’immunità di gregge, mentre i Paesi confinanti devono ancora vaccinare l’1% per cento delle rispettive popolazioni): la malattia può rimanere e quindi tornare a diffondersi.
Emergono sempre nuove varianti di SARS-CoV-2 che potrebbero essere più trasmissibili e resistenti ai vaccini e potrebbero altresì limitare o annullare progressi realizzati.
Non è ancora chiaro per quanto tempo duri l’immunità acquisita naturalmente all’infezione da SARS-CoV-2, ma probabilmente non è per sempre.
La soglia di immunità di gregge si alza quando le persone allentano la vigilanza e le precauzioni dato che il vaccino non è uno scafandro sicuro al 100%.
I vaccini riducono i ricoveri ospedalieri e le morti, e questo è già un grande risultato, ma a più lungo termine taluni scienziati pensano che covid-19 potrebbe diventare una malattia endemica come l’influenza.
(ex Nature briefing, 19-03-2021)