Vaccini: l’obbligo efficiente per ampie coperture, ma crea problemi
“L’obbligatorietà è dal punto di vista della sanità pubblica il sistema sicuramente più efficiente per raggiungere grandi coperture” ha dichiarato a RAI 3 (Agorà) Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano, in risposta alla domanda se sia necessario rendere obbligatorio il vaccino antinfluenzale per alcune categorie a rischio al fine di non sovraccaricare il sistema sanitario.
Tuttavia “crea problemi, vediamo no mask, no vax che continuano a imperversare in modo assurdo e tutto questo ovviamente rende più difficile l’adesione a un obbligo“. “Io ho collaborato a sviluppare diversi vaccini. Per me – ha precisato Pregliasco – è stata sempre una preoccupazione e un’opportunità quella di dire tutti devono vaccinarsi contro l’influenza“.
Per farlo, “è fondamentale il consenso“. Ad oggi, però, “solo circa il 50% degli ultra sessantacinquenni si vaccina contro l’influenza. Quest’anno farlo è davvero necessario e speriamo ci siano le dosi“. Per aumentare l’adesione alle vaccinazioni per la prima infanzia, ha concluso, “è stata fondamentale la legge Lorenzin perché con l’obbligatorietà ha dato uno scossone a una tendenza negativa che in quegli anni si era un po’ evidenziata. Pur con le polemiche, almeno abbiamo ottenuto degli ottimi risultati su tutto il versante preventivo“.
(ex Ansa Salute)