DOCUMENTAZIONE – Apeirogon, di Colum McCann, Feltrinelli 2020
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(Zona A, costituita dalle città e dai villaggi palestinesi principali, accerchiata, ridotta a un mosaico, e protetta da decine di checkpoint israeliani, pattugliata dalle forze di sicurezza palestinese ma accessibile, in qualsiasi momento, dall’esercito di Israele.)
(Zona B, sotto l’amministrazione civile palestinese, la sicurezza sotto il controllo di Israele con cui collabora la polizia dell’Autorità palestinese, cosicché le forze di sicurezza palestinesi operano soltanto con il permesso israeliano.)
(Zona C, l’area più estesa, comprende la maggior parte delle risorse naturali della Cisgiordania, controllata da Israele, con l’Autorità palestinese responsabile dell’istruzione e della assistenza sanitaria, solo per i palestinesi, con Israele che provvede esclusivamente alla sicurezza e all’amministrazione dei coloni in oltre cento insediamenti illegali, con il novantanove per cento dell’area in cui edilizia e sviluppo sono fortemente limitati o interdetti ai residenti palestinesi, essendo quasi impossibile ottenere un permesso per qualsiasi progetto edile o idrico.)
(Inoltre, le zone H1 e H2 della cisgiordana Ebron, città per l’ottanta per cento amministrata dall’Autorità palestinese e per il venti per cento controllata da Israele comprese le zone accessibili solo agli israeliani e ai titolari di passaporto internazionale, note come strade sterili.)
(Inoltre l’Area E1, dodici chilometri quadrati di area non edificata contesa/occupata oltre la già annessa Gerusalemme Est, abitata da tribù beduine e circondata da insediamenti israeliani che rientrano nella Zona C.)
(Inoltre la Seam Zone, la fascia di terra fra la Linea Verde e la Barriera di Separazione in Cisgiordania, nota anche come la zona chiusa, nota anche come la terra di nessuno, interamente situata nella Zona C per lo più popolata dagli israeliani degli insediamenti, accessibile ai palestinesi solo con il permesso.)
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Da: Apeirogon di Colum McCann, Feltrinelli 2020, pagg. 44-45.