EDITORIALE – Buon Anno Presidente e Buon Anno Italia
Abbiamo voltato la pagina del mese di dicembre e aperto quella di gennaio: pagina in effetti non proprio nuova come di solito ci si augura (più per tradizionale ripetizione che per vero convincimento) in occasione di questo giro di boa che avviene (per fortuna) una volta all’anno.
La buona notizia è che nella notte dell’ultimo giorno non sono saltate per aria persone a causa dei fuochi artificiali, come era consuetudine.
La cattiva notizia è che continuano viceversa a saltare per aria persone a causa dei fuochi non artificiali in varie e troppe parti del mondo.
Forse sarà anche per questa sensazione di diffuso e sottile disagio (per chi se ne può stare, ancora, in disparte o lontano) che è stato registrato un entusiasmo di Capo d’Anno più contenuto dell’usato.
In compenso, parlando di noi, un’esorbitante (meno male) numero di cittadini, dieci milioni, ha seguito e ascoltato in televisione il messaggio augurale del presidente della Repubblica.
Ma non è paradossale, come taluno ambiguamente opina, questo dilatato consenso verso la figura di un uomo anziano e misurato che certo non è un trascinatore di popolo né un brillante oratore.
E che, oltre a tutto, è titolare di un potere solo limitato se non addirittura formale nello scenario di numerosi altri personaggi pienamente operativi (in teoria) con il petto in fuori e l’intelligenza in dentro.
Parafrasando Tacito, questi è un uomo laddove molti non sono che ombre.
Il miglior augurio, fuor di retorica, è che così tanti cittadini si ritrovino, almeno ogni tanto, ad ascoltare chi parla in nome di tutti e senza interessi, palesi o celati, né personali né di bottega.
E’ altresì attendibile che l’identikit dell’uomo forte, tratteggiato di recente negli orientamenti degli elettori e variamente commentato, finisca a corrispondere, come nella specie, a una persona in grado di parlare sinceramente e di agire e decidere (per quel poco che riesce, perché alla fin fine è un uomo anche lui) di conseguenza, con le mani fuori dalle tasche, non chiacchierata, non invischiata, non collusa, eticamente e moralmente solida, conscia e responsabile del servizio affidatole.
Buon Anno, Presidente e Buon Anno, Italia.