EDITORIALE – Mai più come prima
Nel periodo più cupo dell’infezione, quando i morti crescevano ogni giorno riassunti in bollettini di guerra che cercavano di edulcorare l’aridità delle cifre con il riferimento all’età dei trapassati, da più parti si elevavano, comprensibilmente, spezzoni di augurio riassunti nelle parole mai più come prima