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Antonio Grossi / Author

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L’audace colpo dei soliti ignoti, di Nanny Loy (1959). Peppe er pantera (Vittorio Gassman), il capo di un gruppetto di ladruncoli romani, viene avvicinato da un “collega” milanese, Virgilio il milanese (Riccardo Garrone) che gli propone di partecipare a un grosso colpo consistente nell’assalire il furgone che ogni domenica porta in banca le somme delle giocate

Questa volta iniziamo dai “mostri sacri” che compongono il cast del film: Vittorio Gassman è Peppe er pantera, un pugile balbuziente in disarmo, Marcello Mastroianni è Tiberio, che bada al figlio

Alberto Boccetti (Alberto Sordi), giornalaio con una edicola in via Veneto a Roma, è attratto dallo sfavillante mondo che si vede passare ogni giorno davanti, sognando da sempre di entrare a far parte della ricca nobiltà romana, ma purtroppo la sua realtà è molto diversa

Siamo a Roma, nel maggio del 1944, con gli americani arrivati alle porte della città, e Primo Arcovazzi -interpretato dall’indimenticabile Ugo Tognazzi- un graduato delle Brigate nere, viene incaricato di catturare il Professor Bonafè (Georges Wilson) noto filosofo antifascista prelevandolo dal paesino abruzzese di Villalago per riportarlo a Roma. Se Arcovazzi porterà a buon fine la missione, verrà proposto

A destra, politicamente parlando, l’industriale Ing. Renzo Santenocito (Vittorio Gassman) tangentista romano con agganci nelle alte sfere, a sinistra un giudice istruttore solitario, integerrimo e irriducibile, il Dott. Mariano Bonifazi (Ugo Tognazzi) che cerca di incastrarlo in un caso di omicidio, indagando sulla morte di una ragazza. I sospetti di Bonifazi si indirizzeranno appunto su Santenocito

Il cinema è, fra le forme artistiche cui si rivolge la fantasia e l’intelligenza dell’uomo, la più recente (fine ‘800) altresì denominata ‘settima arte’: basandosi sul movimento riprodotto concreta