Coronavirus: pubblicazione protocollo test vaccino
Il New York Times, a proposito del fatto che gli enti impegnati nei test del vaccino rendono noti i propri protocolli di sperimentazione (allo stato essi sono già tre) sottolinea come ciò sia probabilmente in risposta alle pressioni per una maggiore trasparenza che stanno ricevendo le case farmaceutiche.
Nel caso specifico il documento riporta come l’obiettivo sia un vaccino efficace almeno al 50%, che è il livello minimo indicato da Fda (U.S. Food and Drugs Administration) nelle proprie linee guida.
Per essere statisticamente significativo la prova deve avere almeno 150 persone con una infezione confermata, ma una prima analisi dei dati verrà condotta già a 75. A fronte di risultati positivi di questa analisi la compagnia potrebbe interrompere il test e chiedere l’autorizzazione a diffondere il vaccino per un uso di emergenza.
Allo stato la sperimentazione è ripresa in tutti i paesi tranne che negli Usa ove, sottolinea il quotidiano, la fiducia dei cittadini in un possibile vaccino per il Covid è in calo.
C’è poi la preoccupazione di numerosi scienziati per le pressioni in corso sulle agenzie regolatorie che potrebbero condurre all’autorizzazione per vaccini non sicuri o inefficaci.
Secondo Natalie Dean, dell’università della Florida, la pubblicazione dei protocolli sembra riflettere queste pressioni, mentre è necessario considerare come “la fiducia pubblica da parte dei cittadini costituisca una parte enorme del successo di questa sfida“.
(ex Ansa Salute)