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DAL MONDO SANITARIO E SCIENTIFICO – Prediabete e cannella

Secondo uno studio dell’Università della California, Los Angeles, pubblicato sullo American Journal of Clinical Nutrition, una dose giornaliera di cannella (due cucchiaini pro-die) riduce il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 in soggetti a rischio (affetti da prediabete). 

L’attenzione dei ricercatori è puntata sulla obesità che, a detta delle stime dei Centers for Disease Control and Prevention, affligge quattro americani su dieci con tassi in aumento.

Uno studio dello scorso anno (Journal of the American Heart Association) ha rilevato che negli USA l’incidenza dell’obesità è connessa a circa il 30-53% dei nuovi casi di diabete di tipo 2.

A fronte di una situazione contraddistinta da abitudini alimentari ricche di zuccheri e di alimenti raffinati, fattori di rischio per la patologia del diabete, i ricercatori hanno scoperto che la cannella abbassa i livelli di zucchero nel sangue per via della cinnamaldeide e catechine contenute nella sostanza le quali aiutano a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue. 

L’ipotesi è che il suo consumo possa ridurre significativamente i livelli di zucchero nei soggetti affetti da prediabete, prevenendo potenzialmente la comparsa del diabete vero e proprio.

Lo studio presenta limiti, in particolare per l’esiguità del campione sul quale è stato realizzato, e dovrà essere, anche a parere degli autori, ulteriormente approfondito per il tramite di interventi maggiormente rappresentativi.

 

(ex: AGI, 14 02 2024) 

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