DAL MONDO SANITARIO E SCIENTIFICO – Vaccini per la seconda dose: soluzione ottimale
Guido Rasi, ex direttore generale dell’Agenzia europea dei medicinali Ema e ora consulente del commissario Figliuolo, a proposito dell’orientamento del Comitato tecnico scientifico di adottare la strategia del mix di vaccini, vale a dire la cosiddetta vaccinazione eterologa, per la platea degli under-60, ha dichiarato all’ANSA di ritenere che la soluzione della vaccinazione eterologa, ovvero utilizzando per la seconda dose un vaccino diverso da AstraZeneca per chi ha fatto la prima dose di questo immunizzante, sia una soluzione ottima.
Perché si tolgono elementi di rischio e si aggiungono elementi di flessibilità alla campagna vaccinale.
Da un punto di vista teorico dell’immunologia – spiega Rasi – tale approccio è positivo, perché se il sistema immunitario riceve stimoli diversi per una stessa malattia, dunque da vaccini diversi, ci si aspetta che risponda in maniera ancora più efficace.
Inoltre va considerato che Paesi come Germania, Spagna e Francia e anche la Gran Bretagna hanno già adottato la vaccinazione eterologa, quindi l’Italia non sarebbe la sola a intraprendere questo approccio.
L’esperto precisa che i dati scientifici pubblicati in merito sono pochi, ma dal punto di vista teorico la vaccinazione eterologa dovrebbe essere efficace.
Rispetto alla seconda dose con AstraZeneca, finora sembrerebbe non essere mai stata implicata nella manifestazione di casi avversi gravi, ma anche su questo non mi sembra ci siano dati consolidati.
(ex ANSA Salute)