HomeDialogandoL’EDITORIALE – BoardNavigator – Intelligenza artificiale nell’amministrazione

L’EDITORIALE – BoardNavigator – Intelligenza artificiale nell’amministrazione

La notizia potrebbe essere di quelle che negli USA la stampa fornisce fra le breaking news: un sofisticato e avveniristico sistema di intelligenza artificiale ora è, o sarà a breve, a disposizione dei consigli di amministrazione e degli amministratori di vertice delle imprese, si presume di quelle che se ne potranno permettere gli oneri, per fornire loro strategie e scelte di lungo periodo atte a supportare e garantire politiche aziendali vincenti.

Il sistema, BoardNavigator, è stato messo a punto da G42 che è un potente gruppo tecnologico sorto nel 2018 ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, e ivi avente la sede e operante a livello internazionale. 

Il Gruppo ne ha dato notizia nello scorso mese di marzo (We are excited to announce the launch of BoardNavigator, our latest AI tool designed to revolutionize corporate strategy and governance) e ha inoltre dichiarato che lo strumento, destinato a trasformare la strategia e la governance aziendale, ‘sarà disponibile per le organizzazioni di tutto il mondo, analizzerà grandi set di dati privati e pubblici per supportare i membri dei consigli di amministrazione nei loro processi decisionali’.

E non c’è dubbio, pur senza capire nulla di AI, che le conseguenze potranno essere rilevanti perché accompagneranno progressivamente con tempi e scadenze non ancora definite, ma certamente in accelerazione, lo scenario di un mondo che sta cambiando sotto gli occhi di una stragrande maggioranza di cittadini e abitanti del pianeta che neanche lo sa o se ne accorge.

Ma certo lo sanno coloro, una assai ristretta minoranza di imprenditori, scienziati, ricercatori e tecnologi, i quali gestiscono questo scivoloso cambiamento.

Non per nulla le dichiarazioni di sostanza e di contorno concernenti la AI sono sempre molto rassicuranti ed, e.g. anche nel caso specifico in termini anzitutto di sicurezza (lo strumento, fra l’altro, è sviluppato su Azure OpenAI di Microsoft), riservatezza e attendibilità.

E anche i principi aziendali del Gruppo (tutte le informazioni prese dal sito) sono un misto di politicamente corretto filosofo-commerciale  (come: Solo chi sa è in grado di andare avanti e guidare il progresso oppure Solo i coraggiosi possono compiere passi in grado di far avanzare radicalmente il mondo) e di qualcosa di più volatile od opinabile (come: La vittoria di qualcuno non deve significare la perdita di qualcun altro) che, almeno quest’ultima, in verità l’esperienza non sempre convalida.

Ma la possibile considerazione forse più avvincente e fonte di vaga inquietudine non riguarda tanto le prospettive economico-commerciali, dove in particolare la concentrazione di potere e il rispettivo conseguente delta fra chi avanza sempre più e chi sempre più rimane indietro è in atto da tempo e tutti lo sanno, quanto piuttosto quelle socio-politiche: un diverso e potente AI tool NN ancora da realizzare (si spera) a opera di qualcuno che metta questa forma di progresso tecnologico a disposizione di soggetti politici rappresentativi di sistemi di governo a elevato, smisurato e maniacale potere onde supportare le corrispondenti decisioni strategiche e scelte operative a livello sia interno sia internazionale.

Al momento opportuno ci sarà di certo qualcuno, in alto loco e forse anche Nobel o diversamente accademico, pronto a sostenerne, si capisce disinteressatamente e in nome e per conto della scienza, l’obiettiva utilità e il conseguente beneficio per (tutti) i popoli della Terra.

I quali infatti, viste le condizioni generalmente non perspicue o comunque migliorabili in cui in larga maggioranza trascorrono la vita, di qualche beneficio avrebbero certo indubbia necessità.

E chi avrà la formula di accesso al sistema non sarà poi molto dissimile da quelle gotiche o fantascientifiche classiche figure di ricercatori e di pre-potenti il cui unico scopo è prevalere aumentando la propria potestà. 

Figure tipiche, e fino a ora letterarie, ma anche accreditabili psichiatricamente a molti visionari in deficit di coscienza in posizioni di governo di troppe nazioni. 

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