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DIALOGANDO – Medicina e altro a cura della Fondazione

La Newsletter della Fondazione, con pubblicazione quindicinale, trae il suo titolo da uno fra gli scopi dell’ente che è la libera comunicazione del pensiero: un dialogo ideale, quindi, che si occupa di medicina e altro.

Essa è inviata a semplice domanda e riceve contributi, a vario titolo, da chi desidera partecipare.

Totale articoli: 962

Milano, Gallerie d’Italia, Sala delle colonne. Bisogna proprio saperlo che qui, fino al 13 aprile 2025 è custodito un piccolo tesoro narrativo. 85 scatti in bianco e nero, realizzati da Enzo Sellerio e selezionati con cura da Monica Maffioli e Roberta Valtorta in collaborazione con l’archivio Sellerio, aprono una pagina antologica

Non c'è dubbio che Roma meriti il suo titolo di “città eterna”, in considerazione del suo patrimonio artistico e architettonico, con monumenti e rovine che testimoniano la sua lunga storia e il susseguirsi di imperi e papati. Ma è altrettanto meritato il titolo attribuito a Firenze di “culla del Rinascimento”

La grande abbuffata (La Grande Bouffe) di Marco Ferreri (1973). Ci troviamo di fronte a quattro uomini borghesi, professionisti di successo ma infelici e fortemente insoddisfatti, eccoli: Ugo (Tognazzi), proprietario del ristorante "Le Biscuit à Soupe" e grande chef; Michel (Piccoli), regista e produttore televisivo

Secondo un recente studio sui topi, di cui fornisce notizia Nature, cellule immunitarie, i neutrofili, "bendano" le ferite con una sostanza appiccicosa che intrappola i batteri: formano cioè barriere anelliformi ricchi di proteine appiccicose attorno alle zone in cui

Sto trascorrendo alcuni piacevoli giorni già primaverili nella città di Roma, dove esiste un toponimo interessante: Via del Babuino. Il primo aspetto che colpisce è la grafia del vocabolo, che si discosta da quella attualmente considerata standard in italiano, ovvero “babbuino”

E’ circolata una lettera ‘aperta’ della presidente messicana Claudia Sheinbaum Pardo, in carica dal primo ottobre dello scorso anno, indirizzata al suo ringhioso confinante del nord che fra l’altro, di recente, con uno dei suoi più riusciti ordini esecutivi si propone di sottrarre il nome del suo Paese da mappamondi, atlanti e carte geografiche