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Antonello Nessi / Author

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Fonte di ispirazione del film ancora una volta è un romanzo di Georges Simenon. Già Granier-Deferre ci aveva deliziato con lo splendido “Le chat” (1971), sempre tratto da Simenon e sempre con Simone Signoret come protagonista (accanto a un gigante del cinema francese, Jean Gabin), qui con un altro gigante

Luminoso, solare, “Marius e Jeannette” è girato, recitato, immerso nella limpida trasparenza mediterranea. Il sole è al centro del film, il mare rimane sullo sfondo, distesa azzurra, lontana. “Marius e Jeannette” si sviluppa quasi per intero dentro a uno spazio definito, l’Estaque, il quartiere operaio di Marsiglia, ed è lo scorcio d’esistenza di donne e uomini del proletariato, spesso

Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre”, traduzione poco originale di “Vincent, Paul et les autres”. In breve la trama: Vincent è un imprenditore la cui ditta versa in grosse difficoltà economiche, è separato dalla moglie Catherine e ha una storia con Marie una giovane donna. François è un dottore infelicemente sposato con Lucie, hanno due bimbi, lei però sentendosi trascurata e poco amata dal marito vive svariate

Antoine (Jean Rochefort) rimane prigioniero e non riesce a scordare la sua infatuazione adolescenziale per l’universo femminile da quando, dodicenne stregato dalla prorompente femminilità di una opulenta parrucchiera alsaziana, si ripresentava con eccessiva frequenza da lei col pretesto del taglio dei capelli, ma in realtà

Nasce a Parigi il 6 febbraio 1932, uno dei più importanti autori del cinema francese, protagonista di una nuova corrente cinematografica, la Nouvelle Vague, destinata a lasciare un segno indelebile. Regista, sceneggiatore, produttore, attore, segnato da un'infanzia travagliata (il padre biologico non lo riconosce, il rapporto

E’ una favola poetica e universale, intrisa di speranza e d’amore, l’ultima opera del regista finlandese Aki Kaurismäki. Novanta minuti di poesia danno vita a una favola in una Le Havre di contorni azzurri e senza tempo, un inno toccante alla brava gente. Il protagonista, Marcel Marx (André Wilms), ex scrittore bohémien