EDITORIALE
Una grande azienda USA, leader nel mercato degli smartphone, ha rifiutato di collaborare con gli inquirenti del proprio Paese che stanno conducendo indagini su di un terrorista autore di svariati omicidi negando le chiavi d’accesso alla memoria del suo portatile. Premesso che ciascuno, così come è libero di pensare a piacimento, analogamente è libero di decidere circa la propria responsabilità e, nel caso, delle sue scelte deciderà un giudice, sorprende il contenuto della motivazione addotta che si appella alla difesa inderogabile della