Dalle accuse reciproche che si stanno scambiando i due capi di stato a seguito dell’abbattimento dell’aereo militare spuntano anche riferimenti specifici, ovviamente rimbalzanti e negati, a forme di finanziamento attraverso il commercio illegale di petrolio verso il singolare stato del califfo il quale sta dando pratica dimostrazione di capacità quasi divine (non per nulla) resistendo impavido agli attacchi di una

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La recente esperienza elettorale francese suggerisce l’opportunità di non mescolare alla politica anche la retorica (Oltralpe come da noi), esercizio che oltre a non avere mai portato beneficio ad alcuno, eccettuato -in modo temporaneo- qualche trombone, aumenta altresì la difficoltà di capire. Se dalla comprensione della realtà, quantomeno nella misura del possibile, si ritiene che valga la pena fare partire la decisione politica

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È possibile comprendere una strage? E ancora: è possibile parlarne guardando la televisione, indecisi se optare per l’odio carico di paura o il perdono per qualcosa che non ci tocca personalmente? No, non si può parlare di quel gesto, non si possono capire quelle morti o l’atto di giovani impazziti a cui il reale non offre altro che il martirio. Si può, però, provare a comprendere cosa è mancato perché quei gesti, quell’inumano odiare che si ripete troppo spesso e in troppi luoghi, potessero prorompere improvvisi e letali

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I due libri che, secondo l’usata pubblicità, avrebbero fatto tremare il Vaticano sono usciti ed hanno anche trovato una coincidenza mediatica nell’ultima scena della vicenda dei due corvi. Ora essi sono diventati tre e rinviati a giudizio, con i due giornalisti, sotto l’imputazione di aver diffuso documenti riservati. Parafrasando una domanda storica (Ist Paris verbrennt?), qualcuno si chiede: il Vaticano ha tremato? Non ha molta importanza rispondere, ma capire qualcosa di più

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Venerdì 13 novembre ero a Parigi per partecipare a un Congresso di psicoanalisi che avrebbe dovuto avere luogo il giorno seguente sul tema “Faire couple”. Il Congresso è stato ovviamente annullato per ragioni di sicurezza, come tutte le manifestazioni pubbliche quel giorno. I boulevards deserti raccontavano di una Parigi come non avevo mai visto. I colleghi che ho incontrato sabato mattina erano sbigottiti, smarriti. Non avevano risposte su quel che era successo, e i responsabili politici, sentiti in tutte le televisioni, parlavano

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Dopo anni di più o meno sottili equilibrismi per evitare di dover riconoscere una realtà sgradevole e prendere conseguenti ed ancora più sgradevoli decisioni, l’Europa, pur con diverse sensibilità, realizza di essere in guerra. Una guerra formalmente anomala, come formalmente è anomalo il Paese che la muove, ma non per questo sostanzialmente troppo diversa dalla guerra in sé, non tanto come la si ricorda in termini tradizionali

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Qualcuno osserva, con fondamento, la discrasia fra il fatto che, da un lato, Francesco trovi diretto e largo ascolto fra credenti e non e, dall'altro, che le chiese siano sempre più vuote. Il contrasto non è apparente, ma reale. Francesco papa è una voce che si rivolge ad un mondo il quale, pur bersagliato da un insopportabile rumore e da infinite menzogne fino ad essere divenuto quasi insensibile, non è tuttavia ancora del tutto incapace di intuire, almeno in certe condizioni, il valore di alcune parole

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Conobbi il Prof. Comel nel 1968 quando in seguito al concorso venni nominato Primario del reparto Dermatologico dell’ospedale S. Chiara di Trento. Il prof. Comel, direttore della cattedra di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Pisa, era presidente della Commissione. In seguito frequentai la Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica da lui diretta apprezzando le sue grandi doti di scienziato innovatore. Durante i numerosi convegni medici insisteva sempre sulla necessità

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In questa nostra repubblica -da taluno rinominata giudiziaria tanto appare pervasa dalla cronica sostituzione del lavoro (Cost. art. 1) con il meno impegnativo, ma più redditizio, furto- tutti i cittadini di buona volontà (qualche cretino lo si trova sempre) hanno tirato un lungo sospiro di sollievo alla chiusura di EXPO, evento che, partito male e peraltro ancor prima di partire segnato a lungo da irresponsabili beghe di personali poteri, ha dato nondimeno dimostrazione che (anche) in Italia, volendo, qualcosa di buono si è ancora capaci di fare, nonostante tutto

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Il 4 e 5 luglio scorso ha avuto luogo a Bruxelles il terzo Congresso europeo di psicoanalisi sul tema: “Vittima!”. Da notare il punto esclamativo nel titolo, che segnala non solo la percezione di un allarme rispetto a un tema che sta assumendo una diffusione sociale preoccupante, ma anche il senso di sorpresa che si accompagna al trauma subito dalla vittima. Oltre alle ferite fisiche sofferte da chi è stato oggetto di aggressione o coinvolto in qualche situazione catastrofica, si tratta infatti di

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